Gli obiettivi e le finalità della proposta progettuale condividono e sono coerenti con quanto stabilito nella documentazione programmatica del Quadro Strategico Nazionale (QSN), secondo cui, le attività di formazione devono garantire lo sviluppo di competenze effettivamente utilizzabili e spendibili, nonché favorire lo sviluppo occupazionale.
Allo stesso modo, la qualità progettuale andrà ad incidere non solo sullo sviluppo delle capacità individuali, ma anche organizzative. Gli allievi, infatti, saranno portatori di Know How innovativi che andranno ad incidere positivamente sullo sviluppo delle strategie aziendali.
Il progetto, infatti, non si sofferma solo sui contenuti richiesti dal ruolo, ma soprattutto sugli obiettivi che vuole perseguire.
Il Responsabile della Gestione delle Risorse Umane è una professionalità che opera generalmente nella direzione risorse umane di imprese di grandi o medie dimensioni. Questa figura si relaziona ed interagisce con la funzione produzione e con le funzioni amministrazione, finanza e direzione generale oltre alle funzioni legali e relazioni esterne.
Presso imprese di grandi dimensioni, è possibile che questa figura sia adibita soltanto ad una delle attività tipiche del processo di gestione risorse umane: la ricerca e selezione oppure la formazione o la gestione delle politiche retributive, la valutazione delle prestazioni, le relazioni sindacali, la gestione degli esuberi.
In questo contesto, la direzione del personale è presidiata da un dirigente (generalmente il direttore risorse umane) che coordina il lavoro del proprio team. Le prospettive occupazionali e le possibilità di carriera orizzontali e verticali, dipendono dalle condizioni del mercato del lavoro locale relative al settore di riferimento della figura professionale.
Si sottolinea comunque che, proprio per il carattere di trasversalità che la caratterizza, la figura professionale presenta buone opportunità di trasferibilità da un settore economico ad un altro. Nelle imprese di dimensioni medio-piccole, è più facile trovare una figura polivalente che presidia l’intero processo avvalendosi in molti casi di consulenti esterni in base alle necessità del momento (legale, previdenziale, formazione, ricerca del personale, politiche retributive, outplacement).
Ciò spiega il notevole sviluppo dell’offerta di servizi da parte di società di consulenza, di consulenti del lavoro, di liberi professionisti e associazioni di categoria (queste ultime in particolare supportano i loro associati nelle fasi più critiche della gestione delle risorse umane specie per ciò che riguarda i rapporti con le controparti sindacali).