Manager dello sviluppo territoriale: una figura emergente

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manager dello sviluppo territoriale una figura emergente

Il manager dello sviluppo territoriale è una figura professionale emergente, poco nota a molti.

Vediamo in questo articolo di spiegare che cosa fa questo professionista e che tipo di percorso di studi è richiesto.
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Che cos’è il manager dello sviluppo territoriale?

Il titolo professionale di manager dello sviluppo territoriale è composto da tre parole: manager, sviluppo, territorio; per spiegare in che cosa consiste tale professione vale la pena approfondire questi tre concetti:

Manager: un manager è un coordinatore, un team leader, una figura in grado di mettere in moto processi, di individuare soluzioni, di seguire una visione, di coordinare persone e di raggiungere degli obiettivi.

 

Un manager non solo possiede competenze tecniche nell’ambito in cui lavora, ma anche soft skills che gli permettono di collaborare, indirizzare e guidare il suo team. In particolare, un manager dello sviluppo territoriale si trova a coordinare diverse persone, professionisti, enti e organismi che contribuiscono allo sviluppo di un territorio.

 

Sviluppo: la parola sviluppo può avere differenti connotazioni a seconda del momento storico e del Paese in cui ci si trova.

 

In particolare, nel caso dell’Italia, con sviluppo possiamo intendere la ricerca di una realtà in cui economia, persone e natura si fondono armonicamente. Si tratta quindi di ragionare in ottica di valorizzazione della ricchezza e delle opportunità economiche del Paese, coesione della comunità e benessere delle persone, sostentamento, sostenibilità sociale e ambientale.

Il termine sviluppo va quindi oltre l’idea meramente economica e numerica basata sul PIL o su altri indicatori macroeconomici. Per un manager dello sviluppo territoriale la parola “sviluppo” diventa sinonimo di innovazione sostenibile che segue un processo condiviso e comunitario.

 

Territorio: con territorio si può intendere un’area più o meno estesa. Indipendentemente dalla sua grandezza, ciò che è importante è la visione globale e l’impatto che le azioni su un territorio possono avere a livello più ampio, in certi casi addirittura a livello nazionale o internazionale.

 

Un manager dello sviluppo territoriale non deve avere una visione limitata e chiusa, ma deve essere consapevole dell’effetto che ogni processo e azione, anche se piccola, può avere nella sua globalità.

Si tratta di una figura radicata sul territorio e cosmopolita allo stesso tempo. Inoltre, questo professionista si fa ispirare da modelli universali, riuscendo ad adattarli ad aree locali.

Per riassumere e racchiudere i tre concetti, un manager dello sviluppo territoriale progetta, organizza ed analizza azioni specifiche su un territorio, su una città o una regione; promuove il lavoro e la collaborazione tra le diverse realtà presenti con l’obiettivo di valorizzare la comunità.

 

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Come diventare manager dello sviluppo territoriale?

Per diventare manager dello sviluppo territoriale è necessario conseguire delle competenze specifiche e attestarle da un Master, come ad esempio quello erogato da Adsum in  Management dello sviluppo territoriale: innovazione, futuro, produttività, rigenerazione e benessere.

Per accedervi è necessario possedere un diploma di laurea triennale o di laurea specialistica in materie economiche, umanistiche e architettoniche.

Oppure essere un funzionario della Pubblica Amministrazione o altro professionista, che abbiano già acquisito una esperienza lavorativa e che desiderano acquisire ulteriori competenze in progettazione e management dello sviluppo e dell’innovazione del territorio.

Il Master in Management dello sviluppo territoriale permetterà di formare professionisti in grado di:

  • Lavorare su un territorio specifico e favorire il processo di sviluppo locale in ambito socio-politico ed economico;
  • Gestire risorse tecnologiche, legali, finanziarie, umane;
  • Essere un punto di riferimento per il territorio in grado di percepire e rispondere a cambiamenti ed esigenze;
  • Promuovere tutte le opportunità di un territorio puntando sulle sue peculiarità;
  • Creare consenso nei confronti delle attività di sviluppo intraprese.

button master adsumQuesto profilo professionale può operare presso enti e organizzazioni pubbliche e private, come Regioni, Province, Comuni, Consorzi, Aziende Sanitarie Locali, Camere di Commercio, Associazioni di categoria, sindacati, Associazioni No profit, centri di ricerca e Organismi del Terzo Settore.

Si tratta di una figura professionale che può lavorare come consulente autonomo o come regolare dipendente.

Oggi c’è sicuramente maggior consapevolezza dell’importanza di questa figura professionale, a conferma di questo sono anche i diversi concorsi che banditi in alcune regioni e in cui specificatamente è ricercata questa figura.

Il manager dello sviluppo locale si inserisce in un settore quanto mai attuale che è quello dell’innovazione.

Per tale motivo l’importanza di questo professionista verrà sempre più compresa e ricercata, rendendo questa carriera lavorativa un percorso estremamente interessante per chi vorrà ambire, e soprattutto contribuire, ad un miglioramento globale in un territorio.

 

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