Il manager dello sviluppo territoriale è una figura professionale emergente, poco nota a molti.
Vediamo in questo articolo di spiegare che cosa fa questo professionista e che tipo di percorso di studi è richiesto.
*********
INDICE DEI CONTENUTI
Che cos’è il manager dello sviluppo territoriale?
Il titolo professionale di manager dello sviluppo territoriale è composto da tre parole: manager, sviluppo, territorio; per spiegare in che cosa consiste tale professione vale la pena approfondire questi tre concetti:
Manager: un manager è un coordinatore, un team leader, una figura in grado di mettere in moto processi, di individuare soluzioni, di seguire una visione, di coordinare persone e di raggiungere degli obiettivi.
Un manager non solo possiede competenze tecniche nell’ambito in cui lavora, ma anche soft skills che gli permettono di collaborare, indirizzare e guidare il suo team. In particolare, un manager dello sviluppo territoriale si trova a coordinare diverse persone, professionisti, enti e organismi che contribuiscono allo sviluppo di un territorio.
Sviluppo: la parola sviluppo può avere differenti connotazioni a seconda del momento storico e del Paese in cui ci si trova.
In particolare, nel caso dell’Italia, con sviluppo possiamo intendere la ricerca di una realtà in cui economia, persone e natura si fondono armonicamente. Si tratta quindi di ragionare in ottica di valorizzazione della ricchezza e delle opportunità economiche del Paese, coesione della comunità e benessere delle persone, sostentamento, sostenibilità sociale e ambientale.
Il termine sviluppo va quindi oltre l’idea meramente economica e numerica basata sul PIL o su altri indicatori macroeconomici. Per un manager dello sviluppo territoriale la parola “sviluppo” diventa sinonimo di innovazione sostenibile che segue un processo condiviso e comunitario.
Territorio: con territorio si può intendere un’area più o meno estesa. Indipendentemente dalla sua grandezza, ciò che è importante è la visione globale e l’impatto che le azioni su un territorio possono avere a livello più ampio, in certi casi addirittura a livello nazionale o internazionale.
Un manager dello sviluppo territoriale non deve avere una visione limitata e chiusa, ma deve essere consapevole dell’effetto che ogni processo e azione, anche se piccola, può avere nella sua globalità.
Si tratta di una figura radicata sul territorio e cosmopolita allo stesso tempo. Inoltre, questo professionista si fa ispirare da modelli universali, riuscendo ad adattarli ad aree locali.
Per riassumere e racchiudere i tre concetti, un manager dello sviluppo territoriale progetta, organizza ed analizza azioni specifiche su un territorio, su una città o una regione; promuove il lavoro e la collaborazione tra le diverse realtà presenti con l’obiettivo di valorizzare la comunità.
Come diventare manager dello sviluppo territoriale?
Per diventare manager dello sviluppo territoriale è necessario conseguire delle competenze specifiche e attestarle da un Master, come ad esempio quello erogato da Adsum in Management dello sviluppo territoriale: innovazione, futuro, produttività, rigenerazione e benessere.
Per accedervi è necessario possedere un diploma di laurea triennale o di laurea specialistica in materie economiche, umanistiche e architettoniche.
Oppure essere un funzionario della Pubblica Amministrazione o altro professionista, che abbiano già acquisito una esperienza lavorativa e che desiderano acquisire ulteriori competenze in progettazione e management dello sviluppo e dell’innovazione del territorio.
Il Master in Management dello sviluppo territoriale permetterà di formare professionisti in grado di:
- Lavorare su un territorio specifico e favorire il processo di sviluppo locale in ambito socio-politico ed economico;
- Gestire risorse tecnologiche, legali, finanziarie, umane;
- Essere un punto di riferimento per il territorio in grado di percepire e rispondere a cambiamenti ed esigenze;
- Promuovere tutte le opportunità di un territorio puntando sulle sue peculiarità;
- Creare consenso nei confronti delle attività di sviluppo intraprese.
Questo profilo professionale può operare presso enti e organizzazioni pubbliche e private, come Regioni, Province, Comuni, Consorzi, Aziende Sanitarie Locali, Camere di Commercio, Associazioni di categoria, sindacati, Associazioni No profit, centri di ricerca e Organismi del Terzo Settore.
Si tratta di una figura professionale che può lavorare come consulente autonomo o come regolare dipendente.
Oggi c’è sicuramente maggior consapevolezza dell’importanza di questa figura professionale, a conferma di questo sono anche i diversi concorsi che banditi in alcune regioni e in cui specificatamente è ricercata questa figura.
Il manager dello sviluppo locale si inserisce in un settore quanto mai attuale che è quello dell’innovazione.
Per tale motivo l’importanza di questo professionista verrà sempre più compresa e ricercata, rendendo questa carriera lavorativa un percorso estremamente interessante per chi vorrà ambire, e soprattutto contribuire, ad un miglioramento globale in un territorio.
Con Pass Laureati 2022, la misura di sostegno erogata dalla Regione Puglia, è possibile finanziare tutti i Master post lauream di Adsum.
Siamo a disposizione per supportarti durante tutto l’iter di partecipazione al bando, dalla presentazione alla rendicontazione.
Contattaci qui per saperne di più.
Documento protetto e notarizzato su blockchain con AUTENTIKO©