Lavorare nel gaming non significa solamente sedersi sul divano di casa e giocare per ore e ore.
Il settore dei games non è più una piccola nicchia, ma è diventato mainstream, portando con sé una grande quantità di opportunità di lavoro.
In questo articolo, spiegheremo come lavorare nel gaming e come diventare un professionista del settore.
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INDICE DEI CONTENUTI
L’industria del gaming: una panoramica
L’industria del gioco è probabilmente uno dei settori più importanti e innovativi della tecnologia di oggi.
Il settore del gaming è diventato oggi un colosso da 200 miliardi di dollari che spinge costantemente oltre i confini della tecnologia e dell’intrattenimento.
Da un semplice gioco come Pac-Man negli anni ’70, siamo arrivati ora al lancio annuale di nuove console, PC e dispositivi sul mercato, mentre i migliori giocatori del mondo si sfidano nelle arene degli e-sport.
L’industria dei videogiochi è più grande del settore cinematografico e musicale messi insieme.
Anche se l’attenzione è principalmente concentrata su queste due industrie, ci sono oltre 2 miliardi di giocatori in tutto il mondo. Ciò equivale al 26% della popolazione mondiale.
In particolare, in Italia, la pandemia non ha fatto altro che incrementare l’interesse nei confronti del gaming.
Il nostro Paese ha registrato una delle crescite più alte in Europa, raggiungendo nel 2020 una quota di 2 miliardi e 179 milioni di euro, un incremento del 21,9% rispetto all’anno precedente.
Grazie anche all’elemento di socializzazione che alcuni giochi presentano, l’industria del gaming ha portato un’occasione di contatto con il mondo durante il lockdown.
È inevitabile quindi che l’interesse verso il settore e per lo sviluppo di videogiochi sia aumentato.
I videogames sono diventati un fenomeno sociale rinomato più che di ghettizzazione come un tempo. Con sempre più persone che giocano e l’avvento di nuove tecnologie come la realtà virtuale, il Metaverso e l’intelligenza artificiale, il futuro dell’industria dei videogiochi appare assolutamente luminoso di opportunità.
5 consigli per lavorare nel gaming
Come visto, il mondo dei videogiochi è un settore che presenta una miriade di opportunità.
A seconda della carriera professionale che si vuole intraprendere, la strategia per entrare in questo mondo potrebbe leggermente cambiare.
Tuttavia, ecco 5 consigli per lavorare nel gaming e diventare un professionista del settore:
1. Sii appassionato del settore
Per lavorare nell’industria del gaming è importante avere una vasta conoscenza dei videogiochi.
Giocare ed esplorare il mercato potrebbe aiutarti a sviluppare la conoscenza di tale settore.
Non limitarti a giocare solo per il gusto di farlo, ma mentre lo fai osserva il gioco, considera di annotare quali elementi ti piacciono in un progetto e cosa cambieresti.
Concentrati su elementi estetici come suoni e grafica. Inoltre, nota come progrediscono le trame e come cambiano i personaggi durante il gioco. Concentrandoti su questi elementi, puoi sviluppare le tue idee e preferenze sui videogiochi.
Imparare di più sul mercato dei videogiochi e su ciò che viene prodotto potrebbe aiutarti a generare e lanciare nuove idee.
2. Partecipa ai Game Jam
Nell’industria del gaming vengono organizzati annualmente diversi eventi dedicati ad appassionati e professionisti.
Fra questi, i più importanti sono i cosiddetti “Game Jam”, delle competizioni aperte al pubblico dove vengono realizzati dei videogiochi entro un tempo limitato.
Soprattutto se ancora non sei sicuro del tipo di lavoro che desideri fare nell’industria dei giochi, partecipare a questo tipo di eventi, è un modo eccellente per conoscere i diversi campi legati ai giochi.
Qui è possibile provare e avere un primo contatto con il design, la programmazione, l’arte e grafica, la scrittura di giochi e altro ancora.
3. Fai network
Fare rete e network con professionisti del settore è una strategia che funziona sempre, in qualsiasi settore.
Che sia online attraverso seminari virtuali, forum, Linkedin o che sia attraverso la partecipazione ad eventi reali, cerca tutte le opportunità per instaurare contatti.
Tutto ciò che serve è una buona conversazione per iniziare una relazione interessante.
4. Frequenta un Master
Chiaramente, il percorso di formazione dipende dal ruolo professionale che si vuole intraprendere.
Le qualifiche richieste saranno infatti differenti fra un graphic designer ed un ingegnere del suono, ad esempio.
Tuttavia, se sei interessato ad una carriera di tipo manageriale, il Master di Adsum in “Game & eSport Industry Management” è proprio quello che fa per te.
Questo percorso formerà esperti in grado di gestire tematiche legate al marketing, alla comunicazione, al general management dell’industria del gaming.
Il Master permetterà di formarsi come una delle figure professionali più richieste dal mercato dei videogiochi e di intraprendere un percorso professionale di successo.
5. Fai uno stage
I tirocini sono offerti tendenzialmente tutto l’anno, ma sono più comuni durante il periodo estivo.
Questi rappresentano l’opportunità ideale per acquisire esperienza diretta nell’industria dei videogiochi.
Molto spesso inoltre, al termine di un tirocinio di successo segue una concreta offerta di lavoro.
I tirocini sono esclusivamente per coloro che stanno frequentando un percorso universitario o master come quello di Adsum e durano, in genere, fra i 3 e i 6 mesi.
A questo proposito, il master in “Game & eSport Industry Management” prevede 300 ore di stage presso un’azienda del settore.
Come visto, l’industria dei videogiochi è ampia e in espansione e, una volta che vi avrai messo piede, si apriranno molte porte.
Lavorare nel gaming è quindi una carriera che può portare molte soddisfazioni a lungo termine.
Nato da umili origini, il settore dei giochi di oggi è pronto ad affrontare qualsiasi altro settore tecnologico per il titolo dell’industria più innovativa.
Ciò che rende il gioco così speciale è che non è solo coinvolgente e divertente, ma è anche inclusivo ed espansivo.
C’è un gioco e un modo di giocare per quasi ogni essere umano, il che rende quello del gaming uno dei settori più amati al mondo.
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