Conoscere l’elenco delle soft skills più richieste avvantaggia chi è alla ricerca di un lavoro o desidera fare carriera nel settore desiderato.
La pandemia ha spinto le aziende di tutto il mondo ad accelerare il ritmo di automazione e trasformazione digitale e, di conseguenza, a rivedere le competenze trasversali (soft skills).
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INDICE DEI CONTENUTI
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- Le 10 soft skills per il lavoro di domani
- Pensiero analitico e innovazione
- Apprendimento attivo
- Risoluzione di problemi complessi
- Pensiero critico e analisi
- Creatività, originalità e spirito di iniziativa
- Leadership e influenza sociale
- Uso, monitoraggio e controllo della tecnologia
- Progettazione e programmazione della tecnologia
- Resilienza, tolleranza allo stress e flessibilità
- Ragionamento, risoluzione dei problemi e ideazione
- Soft skills: come stare al passo con il lavoro del futuro?
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Queste competenze che i lavoratori dovrebbero idealmente avere, indipendentemente dal settore e dal ruolo, sono contenute nel documento pubblicato ogni due anni dal World Economic Forum (WEF).
Già nel report “Future of Jobs” del 2020, il WEF aveva stimato che fino al 50% della forza lavoro globale avrebbe richiesto una riqualificazione nei prossimi 5 anni.
Ciò è causato dalla cosiddetta “double disruption”, cioè doppia interruzione, un cambiamento scaturito dall’impatto della pandemia e dalla crescente automazione del lavoro.
Cosa si aspetteranno quindi i datori di lavoro in futuro? Vediamo in questo articolo l’elenco delle soft skills più richieste entro il 2025.
Le 10 soft skills per il lavoro di domani
L’impatto economico della pandemia e l’avvento di tecnologie digitali sempre più innovative spingono la forza lavoro verso la necessità di apprendere nuove competenze.
Ecco quali sono le 10 soft skills più richieste entro il 2025 secondo il report del WEF:
1. Pensiero analitico e innovazione
Questa abilità si riferisce alla capacità di identificare le sfide e implementare soluzioni innovative, in alternativa al pensiero regolare. In altre parole, significa riuscire ad analizzare qualsiasi situazione, comprendere in che modo gli elementi si interconnettono fra di loro e utilizzarli a proprio vantaggio.
2. Apprendimento attivo
Definito “abilità di autogestione”, l’apprendimento attivo si riferisce alla capacità di cercare volontariamente opportunità di formazione e crescita. In altre parole, significa essere curiosi e voler esplorare nuovi concetti e nuove aree che possono apportare valore aggiunto nel proprio lavoro.
3. Risoluzione di problemi complessi
Non è una sorpresa: i problemi che si affrontano sul posto di lavoro stanno diventando sempre più complessi. Il problem solving è quindi una caratteristica estremamente importante che i datori di lavoro cercano durante il reclutamento. La capacità di analizzare un problema da più angolazioni è la chiave per costruire una forza lavoro che sia resiliente agli alti e bassi.
4. Pensiero critico e analisi
Questo si riferisce alla capacità di comprendere i fatti, analizzare i dati a disposizione e quindi raggiungere la soluzione più logica. I pensatori critici sono noti per essere risolutori di problemi naturali e i datori di lavoro dipendono molto da loro. Certo la tecnologia aiuta moltissimo, ma un computer può arrivare solo fino ad un certo punto. Molto spesso è infatti necessario il tocco umano del pensiero critico e dell’analisi per arrivare davvero alla soluzione.
5. Creatività, originalità e spirito di iniziativa
Usare l’immaginazione, trovare un’idea nuova, portare pensieri diversi e nuove prospettive e avere la spinta a tradurre un’idea in azione sono essenziali per affrontare nuove situazioni. Inoltre, un dipendente creativo e originale è solitamente molto desiderato in un team in quanto porta voglia di sperimentare e positività.
Anche in questo caso, la tecnologia può essere creativa in una certa misura, ma difficilmente sarà in grado di comprendere le sfumature o i valori intangibili come il marchio, il tono o approcci specifici. La creatività e l’originalità saranno sempre capacità umane preziose e per questo dovrebbero essere affinate per rimanere rilevanti negli anni a venire.
6. Leadership e influenza sociale
Mentre è possibile acquistare follower sui social media, la vera influenza sociale deriva dalla costruzione di una reputazione e di relazioni nel tempo. Non è facile, ma una volta guadagnata quell’influenza, questa diventa uno strumento inestimabile.
Lo stesso vale per la leadership: essere rispettati come leader si guadagna con tempo e fatica, oltre che con una buona dose di carisma e abilità comunicative. Ma il risultato finale permette di creare un contesto lavorativo stimolante per sé e per gli altri.
7. Uso, monitoraggio e controllo della tecnologia
Con la digitalizzazione e le operazioni aziendali basate sulla tecnologia, adattarsi all’uso della tecnologia diventa un’abilità indispensabile. In particolare, il report “Future of Jobs” definisce questa competenza come la capacità di:
- Identificare le tecnologie e le attrezzature più adatte a svolgere un lavoro.
- Azionare efficacemente sistemi, macchinari e attrezzature.
- Monitorare la tecnologia e le attrezzature, inclusa la visualizzazione di indicatori chiave.
8. Progettazione e programmazione della tecnologia
Questa competenza potrebbe sembrare parte delle hard skills. Tuttavia, in un mondo sempre più digitalizzato, diventa indispensabile per tutti conoscere almeno i meccanismi di funzionamento della tecnologia. Inoltre, essere in grado di riprogrammare la tecnologia esistente per le nuove esigenze aziendali è una qualità preziosa da avere.
9. Resilienza, tolleranza allo stress e flessibilità
La caratteristica di affrontare qualsiasi nuova situazione o sfida e di riprendersi coraggiosamente da un evento difficile è diventata una competenza indispensabile. Anche la pandemia iniziata nel 2020 ha messo in luce la necessità di resilienza e flessibilità sul posto di lavoro.
Rimanere calmi sotto pressione e non lasciarsi sopraffare dallo stress non è mai stato così vitale. In un mondo in rapida evoluzione, i datori di lavoro stanno sempre più assumendo lavoratori che si adattano alle situazioni, capaci di gestire lo stress.
10. Ragionamento, risoluzione dei problemi e ideazione
Abbiamo visto precedentemente il problem solving fra le soft skills più richieste. In questo caso però si intende la capacità di analizzare i dati disponibili durante il processo di risoluzione dei problemi, portando a risposte ragionate. L’analisi dei problemi, infatti, non porta a niente se non si considerano i dati raccolti per creare una soluzione.
Soft skills: come stare al passo con il lavoro del futuro?
L’elenco delle soft skills più richieste entro il 2025 non è valido solamente per coloro che cercano un nuovo impiego, ma anche per chi un lavoro già ce l’ha.
Sempre nel report “Future of Jobs” viene stimato che circa il 40% dei lavoratori richiederà sei mesi o meno per apprendere nuove skills.
È importante sottolineare che difficilmente un individuo può avere tutte queste competenze. Tuttavia, è sicuramente possibile frequentare corsi e training per incrementare il loro sviluppo graduale.
Il modo migliore per assicurarsi di avere le competenze necessarie richieste dai datori di lavoro nel futuro è impegnarsi in un approccio di apprendimento permanente.
La formazione online e i programmi incentrati sullo sviluppo professionale come quelli di Adsum non forniscono solo competenze tecniche.
I responsabili delle risorse umane concordano, infatti, sulla questione che attraverso questi corsi è possibile anche apprendere in modo efficace alcune soft skills.
Per concludere, stare al passo con i cambiamenti a venire richiederà la volontà di reinventarsi costantemente, adattando regolarmente il proprio approccio al lavoro e alle persone, e l’impegno a coltivare le proprie capacità unicamente umane.
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