Come diventare psiconcologo? E’ la domanda che si pone chi desidera lavorare in ambito sanitario e sente la “vocazione” di aiutare i pazienti o chi già lavora nel settore e desidera approcciarsi alla professione psiconcologica.
Con le nuove tecnologie e ricerche, ci sono sempre più metodi e discipline che vengono introdotti nel campo della medicina, e la psiconcologia è una di queste.
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INDICE DEI CONTENUTI
Le cure oncologiche moderne pongono al centro la persona, considerando un approccio multidisciplinare fondato sull’umanizzazione delle cure.
Gli aspetti fisiologici e biologici si uniscono così a quelli psicologici e sociali, cercando di migliorare l’adattamento alla situazione da parte dei pazienti malati di cancro.
Ma cosa significa tutto questo? E per chi fosse interessato: come diventare psiconcologo? Vediamolo in questo articolo.
Che cos’è la psiconcologia?
La psiconcologia è una disciplina della psicologia che si occupa degli aspetti psicologici nel caso di malattie oncologiche; il termine stesso deriva dall’unione delle due discipline: psicologia ed oncologia.
Questa specializzazione ha cominciato a diffondersi in Italia a partire dagli anni ’80, dove nel 1985 è nata la SIPO – Società Italiana di Psiconcologia.
La psiconcologia si concentra principalmente sugli effetti della malattia oncologica e sulle condizioni dei pazienti durante il cancro e il trattamento terapeutico, nonché su come i loro cari, amici e familiari affrontano la situazione.
In particolare, un colloquio con un psiconcologo può aiutare il paziente malato di cancro a:
- Metabolizzare le emozioni legate all’esperienza di malattia;
- Alleviare la sofferenza psicologica;
- Trovare nuovi metodi e strategie per affrontare il percorso terapeutico;
- Affrontare problemi relazionali;
- Affrontare problemi legati alla percezione del corpo;
- Trovare nuove energie per affrontare il futuro, soprattutto se incerto.
In alcuni casi, i pazienti oncologici non vogliono esternare il loro malessere e le loro preoccupazioni, relegando quindi sofferenze e dolore e andando ad intaccare ulteriormente la loro qualità di vita.
Alcuni studi internazionali hanno rilevato che il 30-40% dei pazienti malati di cancro soffre di disagio emozionale e meno del 10% riceve un aiuto specialistico in questo senso.
Non sempre, infatti, il supporto di medici, infermiere e familiari è sufficiente per il benessere del malato; ecco perché l’aiuto di uno psiconcologo può essere decisivo e migliorare radicalmente la situazione.
Lo psiconcologo si dedicherà completamente al paziente, ascolterà la sua storia, valuterà le difficoltà e le possibili risorse.
Questa figura diventerà un punto di riferimento per tutti e permetterà di ritrovare la forza per affrontare la malattia ed il percorso terapeutico nel modo più positivo possibile.
Come si svolge il lavoro fra paziente e psiconcologo?
Lo psiconcologo svolge un primo colloquio conoscitivo con il paziente ed in base ai bisogni che ne derivano comincia a strutturare la strategia più adatta al caso.
Lo stesso processo può essere svolto nel caso dei familiari e delle persone più care al paziente; la malattia, infatti, coinvolge anche chi è vicino.
In questo caso lo psiconcologo parlerà con ciascuno, individualmente o in gruppo, per capire le emozioni prevalenti, le dinamiche che si sono formate e per individuare alcuni metodi per affrontare il più positivamente possibile la malattia.
Soprattutto in una coppia, il cancro potrebbe portare ad ingrandire problematiche già presenti nella relazione e la paura del futuro potrebbe mettere in crisi il legame con il partner.
Lo psiconcologo può anche organizzare percorsi di gruppo in cui sono coinvolte più persone contemporaneamente che stanno vivendo – o hanno vissuto – la stessa esperienza.
Attraverso questo approccio terapeutico, i pazienti possono condividere emozioni e punti di vista differenti sullo stesso problema.
Come diventare psiconcologo?
Proprio come qualsiasi altra area della medicina e della cura della salute, la psiconcologia richiede che un aspirante abbia la vocazione di prendersi cura dei malati ed una grande empatia verso il prossimo.
Senza questi prerequisiti, il solo studio non sarà sufficiente ad intraprendere una carriera soddisfacente in questo settore.
Lo psiconcologo è uno psicologo o un medico, nella maggior parte dei casi specialista in psichiatria, che ha seguito una formazione specifica per il supporto psicologico di persone malate di cancro.
Uno psicologo che vuole lavorare in questo settore deve quindi acquisire le competenze specialistiche dell’area oncologica.
Dopo una laurea di primo o secondo livello, è possibile integrare le conoscenze attraverso un master specifico in psiconcologia, come quello offerto da Adsum.
Questo percorso formativo permette di sviluppare competenze avanzate nel processo assistenziale di pazienti oncologici, nonché dei loro familiari e amici.
Chi conclude la formazione in psiconcologia ha diritto ad iscriversi all’Albo degli Psiconcologi.
Quali sono le opportunità lavorative di uno Psiconcologo?
La psiconcologia è una di quelle discipline relativamente recenti e ancora in fase di sviluppo.
Non in tutti gli ospedali e cliniche italiane con reparto oncologico è presente uno psicologo, ma l’attenzione verso questa figura sta diventando sempre più grande e il potenziale è enorme.
Rispetto agli anni passati, anche l’attenzione mediatica è diventata più importante e la politica sanitaria si sta piano piano muovendo nel rispondere alla necessità di offrire un supporto psicologico ai malati di cancro.
Inoltre, collaborazioni tra società scientifiche come l’Associazione Italiana di Oncologia Medica (AIOM) e la SIPO stanno creando sempre più opportunità di crescita nell’ambito oncologico e psiconcologico.
E ancora, la psicologia è riconosciuta ora come una prestazione sanitaria a tutti gli effetti, elevando così la sua importanza.
Non è errato pensare che molto presto un servizio di psicologia in campo oncologico diventerà la norma per un’assistenza sanitaria ottimale.
L’obiettivo è offrire ai pazienti oncologici la possibilità di parlare di qualsiasi cosa relativa alla loro esperienza di cancro con un professionista in psiconcologia in un ambiente sicuro e riservato.
La psiconcologia è quindi una disciplina necessaria per garantire ai pazienti oncologici e ai loro familiari una migliore qualità di vita in generale.
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