Venerdì 17 dicembre 2021 si è tenuto presso la sede di Lecce di ADSUM, in via Adriatica, un convegno molto interessante su orientamento, formazione e lavoro dal titolo “ADSUM incontra i giovani” che ha riscosso un grande successo come abbiamo potuto vedere anche da alcune foto postate sui profili social.
È stata un’iniziativa abbastanza impegnativa, proposta alla fine di un anno particolarmente difficile, ma che ancora una volta vi vede come pionieri di momenti di confronto con il coinvolgimento attivo dei giovani. Pertanto, viene spontaneo chiederti: come nasce questa iniziativa, c’è stato un episodio o un’esigenza condivisa che ha sollevato la necessità di confrontarvi con un parterre così eterogeneo ma connesso?
Maria Josè Macchia: Dopo questi 2 anni di pandemia abbiamo sentito forte il desiderio di incontrare i giovani. Incontrare i ragazzi, ascoltarli, parlare con loro, avviare un dialogo con loro. Questo è stato molto importante, tanto per noi, quanto per loro, perché abbiamo ritenuto di mettere in relazione i ragazzi, i giovani, le aziende partner e i professionisti dei vari settori professionali.
Le aziende hanno anche esplicitato quelli che sono i criteri di scelta, le loro esigenze nella ricerca del personale e hanno avuto modo di parlare con i ragazzi che, a loro volta, hanno gradito molto esprimere la propria opinione su quanto gli veniva richiesto. Quindi le aziende hanno esplicitato che cosa ricercano quando fanno un colloquio di selezione; i professionisti dei vari settori hanno interagito con i ragazzi guardando insieme ad un mondo che cambia e a come sta cambiando il mondo del lavoro.
E’ emerso pertanto che le aziende hanno necessità di competenze specialistiche ma altresì si orientano sempre di più anche su quelle competenze che sono intangibili, impalpabili ma ovviamente importanti più che mai.
Come ADSUM supporta i giovani nei loro percorsi professionali
Quali sono le fasi in cui ADSUM supporta i giovani nel loro percorso di vita professionale?
Maria Josè Macchia: Da sempre ADSUM valorizza “il prima, il durante e il dopo”. Il “prima” riguarda la fase di ascolto attivo di orientamento dei ragazzi, di valorizzazione delle competenze, anche informali, di cui spesso ci dimentichiamo ma fanno parte di noi, del nostro modo di essere, di affrontare tutto quello che ci riguarda e valorizzare anche le peculiarità di ogni ragazzo “durante” la formazione che sia d’eccellenza, che sia pienamente concreta, coinvolgente, pratica, funzionale, utile a garantire una maggiore occupabilità nel mondo del lavoro.
E poi un “dopo” attraverso un collegamento effettivo con il mondo del lavoro, con le aziende partner e perché no, attraverso anche un tirocinio formativo retribuito.
Avete già raccolto dei feedback sull’evento, avete già delle dichiarazioni da segnalare per i nostri giovani lettori?
Maria Josè Macchia:- “E’ stato importante per noi chiedere ai ragazzi di darci un feedback su come hanno vissuto questa esperienza e se per loro c’era stato qualcosa di molto coinvolgente. A questo brevissimo questionario somministrato abbiamo voluto dare un nome molto vicino ai ragazzi “Di’ la tua su questo evento”. I feedback che i ragazzi ci hanno dato sono stati per noi una grandissima soddisfazione.
Il loro apprezzamento si è espresso un po’ ovunque, sullo staff, il modo in cui lo staff ha accolto e supportato i ragazzi. Siamo diventati in qualche modo scaffolding emotivo, facendoci portavoce delle nuove esigenze e delle nuove necessità, di quali eventuali aspetti principi ci fossero e quindi hanno espresso ampiamente la loro soddisfazione. Per l’evento in particolare, un grande apprezzamento alla voce che cosa ti è piaciuto di più “la coerenza, la competenza, la concretezza” di quello che è stato fatto, e per leggere un feedback un po’ più particolare “lo spirito per evolvere”, perché non dimentichiamoci che dietro a tutto c’è la persona con la sua dimensione emotiva, cognitiva e anche spirituale. Hanno avuto molto piacere anche nella condivisione verbale. Ognuno di loro ha detto agli altri come ha vissuto l’evento, che cosa gli è piaciuto di più, hanno manifestato un grande interesse anche per successivi eventi di questo tipo.”
Lo sviluppo personale come punto di forza di ADSUM
Ottimi risultati quindi. Alla luce di questi risultati conseguiti, quali obiettivi vi siete posti nel breve periodo e viceversa, quali sono gli strumenti formativi di cui si può valere un giovane per perseguire i suoi obiettivi?
Maria Josè Macchia: Rispondo a questo evidenziando quello che è stato il nostro punto di forza; da sempre da oltre vent’anni noi facciamo formazione, siamo nati nel 2001 e abbiamo dato sempre grande valore alla relazione con le persone, allo sviluppo personale che è anche sviluppo professionale, alla valorizzazione della unicità delle persone. Tutta la nostra formazione si impianta sul dare valore, importanza alla persona.
Alla luce di questo le nostre iniziative sono molteplici, alcuni corsi quest’anno si sono chiusi con grande soddisfazione, se ne stanno aprendo altri che puntano, come dicevamo prima, al miglioramento personale, al potenziale umano, alla valorizzazione del potenziale umano, alle risorse umane, dell’empowerment, delle soft skills. Tutti fattori fondamentali che si uniscono poi a quelle che sono le competenze specialistiche.
A breve quindi ci saranno numerose iniziative per corsi di formazione che riguardano i giovani, i laureati e i disoccupati. Insomma ci sono delle attività formative un po’ per tutti.
Ringraziamo Maria Josè Macchia, Direttrice della sede di Lecce di ADSUM.